venerdì 29 maggio 2009

Urbanistica e Lavori Pubblici dell'Amministrazione uscente

Cinque anni che hanno cambiato in meglio il volto del paese


Il settore dell’Urbanistica e dei Lavori Pubblici è, a Trigolo, come in tutti gli altri Comuni, il punto focale di tutta l’attività amministrativa e, come tale, richiede impegno costante ed attitudine a risolvere problematiche che si presentano una dopo l’altra, praticamente senza soluzione di continuità.

Per quanto riguarda il nostro paese si è trattato, innanzitutto, di capire quali sono le sue peculiarità urbanistiche, le caratteristiche architettoniche, le consuetudini del “costruire” e dell’ “abitare”, non per trincerarsi dietro un mero conservatorismo, ma per rivalutare l’esistente, inserendolo nei processi di cambiamento e di adeguamento alla vita moderna che non vanno sottovalutati, ma incoraggiati, pena la decadenza a tempi medi del nostro paese.

Una visione generale del problema è anche necessaria per evitare, nel concreto, interventi parziali, limitati, disarticolati, cioè non conformi ad un progetto complessivo che dia ordine e significato alle varie realizzazioni pur attuate, per forza di cose, in tempi diversi.

L’Amministrazione Comunale uscente, aveva elaborato questo “progetto complessivo” al momento di presentarsi ai Cittadini per le elezioni amministrative sotto il titolo di “Urbanistica e Territorio”, parte integrante del “Programma Amministrativo per il quinquennio 2004-2009”.

Possiamo dire, oggi, con legittima soddisfazione, che quel programma è stato interamente realizzato… e si è fatto anche di più! Pensiamo sia utile ricordare, sinteticamente, i punti più qualificanti come termine di confronto per le effettive realizzazioni che verranno più dettagliatamente illustrate.

Posta in primo piano la revisione del Piano Regolatore Generale, possiamo elencare di seguito:

  • la riqualificazione del centro storico,

  • il collegamento ciclo-pedonale con la Casa di Riposo,

  • il completamente del’area Peep,

  • l’ampliamento dell’area industriale,

  • l’asfaltatura delle strade comunali,

  • la riqualificazione dell’illuminazione pubblica,

  • l’acquisizione dell’area per il Campo di Calcio,

  • l’ampliamento della mensa scolastica e la messa a norma dell’edificio,

  • il fitodepuratore,

  • la riqualificazione dell’ “area umida” in fregio al ponte sulla roggia Stanga in Via Roma,

  • il completamento degli edifici destinati ad accogliere gli ambulatori, la biblioteca comunale e l’Informagiovani.


PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO - PGT

Non sono bastate solo delle Varianti al Piano Regolatore Generale in vigore, ci si è dovuti adeguare alla nuova Legge Regionale 12 che ha delineato una

nuova modalità di programmazione territoriale: il PGT, ovvero il Piano di Governo del Territorio. È questo uno strumento più flessibile del precedente, ma anche, per certi aspetti, più cogente e più complesso adatto a programmare un Piano Strategico per uno sviluppo sostenibile del territorio, sicuramente per i prossimi cinque anni, ma con le opportune revisioni, per qualche decennio a venire.

Dunque, uno strumento nuovo, complesso, costoso nella redazione ed anche perché ha richiesto supporti cartografici quali le mappe fotogrammetriche di cui i piccoli centri come il nostro erano sprovvisti. Ed altrettanto complessa ne sarà la gestione. Per questi motivi i dieci Comuni dell’Unione del Soresinese hanno deciso di unire i loro sforzi e con l’aggiunta di Casalbuttano e di Cappella Cantone” hanno formato un raggruppamento autodenominatosi “Terre dei Navigli per affrontare insieme le nuove problematiche. Subito se ne sono visti i frutti: la Regione, che sempre incoraggia le aggregazioni dei Comuni, ci ha assegnato un contributo di 119.000 euro che, uniti ad uno stanziamento di circa 60.000 euro dell’Unione del Soresinese, ci permetterà di cavarcela” con una spesa di poche migliaia di euro che resterà effettivamente a carico del nostro Comune. Si pensi che, inizialmente, era prevista una spesa di 46.000 euro, un’enormità per noi, ma gli aspetti positivi non finiscono qui: roprpio In virtù di questo cospicuo contributo della Regione, è stato possibile affidare l’incarico di elaborare il nuovo Pgt ad un team di esperti fra i più qualificati reperibili in Lombardia, quasi tutti insegnanti del Politecnico di Milano. Dunque, poste queste premesse, si è addivenuti, come naturale conseguenza, alla decisione di predisporre il Pgt in maniera congiunta tra tutti i Comuni aderenti alle “Terre dei Navigli”. Ma cosa significa ciò? Non che ci sarà un unico Pgt, perché ogni Comune è tenuto, per legge, ad averne uno proprio, ma che ci saranno degli aspetti di valenza sovra comunale che interessano tutto il vasto territorio comprendente i Comuni sopranominati che sarà visto ed analizzato al fine di giungere ad un progetto strategico, condiviso, di tutto il territorio. Ciò eviterà di creare inutili doppioni, ad esempio delle piccole aree industriali sparse ovunque, per concentrare gli sforzi di tutti sui progetti veramente importanti. Si pensi solamente quale importanza assumono, per un futuro sviluppo delle nostre Comunità, temi quali la rete stradale, la dislocazione dei poli industriali e commerciali, la tutela ambientale. Nessun paese, della nostra entità, può permettersi di affrontare con successo, da solo, questa problematica: serve unire gli sforzi, servono regole comuni. È ciò che il nuovo Pgt si prefigge di ottenere, almeno nella parte detta di “interesse sovra comunale”. In quest’ottica di più vasta territorialità, ciascun Comune avrà un proprio Pgt in cui formalizzerà un progetto peculiare e realizzabile, in rapporto ad un suo sviluppo prevedibile. Per Trigolo sono stati considerati centrali i problemi connessi alla viabilità, agli insediamenti residenziali e produttivi, alla salvaguardia ambientale, alla valorizzazione dell’agricoltura. In particolare, in tema di viabilità, viene affrontato per la prima volta in maniera concreta il problema di un by-pass del centro abitato (circonvallazione) che sollevi dal traffico la strada provinciale n° 24 (Via Soresina e Via Canevari) che, negli ultimi tempi, ha raggiunto un’intensità ed una pericolosità mai viste in precedenza. E questo con l’avvallo di tutti i Comuni delle Terre dei Navigli e dell’Amministrazione Provinciale, che hanno riconosciuto la strada in oggetto di interesse sovracomunale. E non è poco se consideriamo che, da solo, Trigolo non avrà mai le possibilità economiche per affrontare un simile intervento; sarà necessario attingere fondi altrove, ed in tal caso determinante sarà la solidarietà degli altri Comuni che hanno aderito al progetto “Terre dei Navigli” e della Provincia. Ma quando entrerà in vigore il nuovo Pgt? In Aprile il Consiglio Comunale lo ha adottato in prima istanza; seguirà un successivo periodo durante il quale chiunque potrà prenderne visione (peraltro lo stesso sarà oggetto di una serata in cui verrà illustrato dagli stessi redattori) ed inoltrare le proprie Osservazioni. L’approvazione definitiva è prevista nel prossimo autunno, da parte della nuova Amministrazione Comunale che i Trigolesi sceglieranno il 6 e 7 giugno prossimi.



Scuola

Le Scuole costituiscono una preoccupazione costante ed un impegno per l’Amministrazione ed a ragione, basti pensare che ogni giorno devono essere in grado di accogliere 227 alunni, oltre al personale docente e non docente. Anche la loro manutenzione ordinaria e straordinaria è continua, insieme allo sforzo di adeguarle costantemente alle norme di sicurezza che diventano, di giorno in giorno, più esigenti.

Numerosi sono stati gli interventi nel quinquennio.

  • Il più importante è stato certamente quello che ha portato alla costruzione della nuova cucina ed all’ampliamento della mensa, per rispondere ad una domanda enormemente aumentata;

  • considerevoli sforzi economici hanno richiesto anche i nuovi servizi igienici della Scuola dell’Infanzia, fra i quali uno predisposto per i diversamente abili;

  • la sostituzione dei vecchi serramenti con i nuovi, più rispondenti alle necessità del risparmio energetico;

  • la tinteggiatura di tutta la parte interna dell’edificio;
  • la dotazione, ad ogni calorifero, di una valvola per la regolazione automatica della temperatura;
  • la sistemazione del cortile della Scuola dell’Infanzia.
  • In tema di sicurezza, insieme ad altri interventi, è stato messo in opera l’impianto antincendio idraulico con i nuovi naspi ed il suo collegamento diretto con l’acquedotto comunale, come richiesto dai Vigili del Fuoco in merito alla prevenzione dei rischi.

  • Da ultimo, che dire della sistemazione dei cancelli e della nuova inferriata, simile in tutto e per tutto all’originale, che danno sulla Via Roma?


Per la completa messa a norma, però, occorre programmare ancora alcuni interventi, fra cui quello riguardante l’impianto elettrico che, nel complesso, richiedono uno stanziamento che si aggira intorno ai 100.000 euro. Ultimamente si è aperta la possibilità di usufruire di un contributo a fondo perduto che l’Inail ha messo a disposizione proprio per la sicurezza degli edifici scolastici e che verrà erogato attraverso l’Ente Regione. Per questo abbiamo provveduto ad incaricare l’arch. Angelo Pianta e la sua equipe (che è risultato vincitore di una specifica gara d’appalto) di predisporre un progetto in tempi ristrettissimi, in modo da poterlo inviare in Regione, a corredo della Domanda, in tempo utile (20 marzo 2009).


La nuova illuminazione pubblica

È stato questo un intervento complesso che ci ha fatto raggiungere d’un colpo diversi obiettivi importanti:

  1. messa a norma della rete elettrica pubblica,

  2. risparmio energetico,

  3. illuminazione adeguata,

  4. deciso miglioramento dell’assetto urbanistico mediante la rimozione di numerosi pali e fili aerei.

Se proviamo a far mente al caos di fili e pali che ingombravano, prima, le Vie Pace, Roma e Canevari, non ci sarà difficile ammettere che ci troviamo ora a vivere in un paese più ordinato e, naturalmente, più illuminato (e, quindi, più sicuro).

In che cosa è consistito l’intervento?

Sono stati posizionati ben 114 nuovi punti luce funzionanti con lampade al sodio, che fanno più luce e consumano meno energia, in sostituzione ed integrazione delle vecchie lampade al mercurio, meno illuminanti e più sprecone.


Sotto l’aspetto estetico è stato privilegiato il centro storico, utilizzando lampade appositamente studiate per ambienti di pregio storico ed architettonico. Senza dilungarci troppo, vogliamo porre in evidenza Qualche altro vantaggio? del nuovo tipo di illuminazione. Tutto l’impianto, alla fine del contratto, diventerà di proprietà comunale, mentre non era così con i punti luce gestiti dalla Enel Sole che, pur pagati dal Comune, rimanevano interamente in possesso della medesima. Inoltre,e la proprietà dell’impianto ci permette di contrattare sul libero mercato il costo dell’energia, con indubbi vantaggi economici. il nuovo impianto è anche dotato di un dispositivo che, riducendo l’intensità dell’illuminazione nelle ore notturne più profonde, consente un ulteriore risparmio energetico, mentre un sistema di telerilevamento permette di controllare il funzionamento dell’intera rete in tempo reale (contemporaneamente nella Casa Comunale ed a Cremona, nella Sede della Ditta che la gestisce). Ed ancora. Il canone annuale che paghiamo alla M.A. Group per la gestione di ogni singolo punto luce è circa la metà di quanto versiamo ad Enel Sole per il medesimo servizio.

La stessa M.A. Group ci ha fatto omaggio del Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale (Pric) che, obbligatorio ai sensi della Legge Regionale 17/2000, è stato approvato il 19 Gennaio 2009 entrando a far parte, di diritto, del PGT. Evidentemente questo intervento non è esaustivo di tutte le necessità in fatto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica;Si è calcolato che rimane ancora da completare circa il 25% della rete. Ma quando sarà possibile mettere in cantiere anche questa parte le cose potranno procedere più sicure e più spedite proprio per la guida costituita dal Piano dell’Illuminazione già citato. Una speranza: questo progetto ci ha dato la possibilità di partecipare ad un bando della Regione Lombardia volto ad incentivare il risparmio energetico e consistente nell’elargizione di un contributo a fondo perduto (cioè, che non si deve restituire). Non ci facciamo eccessive illusioni, perché numerosi altri Comuni vi hanno partecipato, ma è comunque un’opportunità che non abbiamo voluto perdere.



Il fitodepuratore

L’opera, in gestazione dal 1997, all’inizio della legislatura non era ancora funzionante per una molteplicità di motivi, fra i quali i difficili rapporti tra il progettista ed il direttore dei lavori. Soprattutto era ancora scollegato dalla fognatura comunale. Si è subito ripreso in mano il progetto e realizzato in tempi strettissimi l’ultimo tratto di fognatura, cioè dalla zona industriale al depuratore stesso. Messo in funzione, il macchinario ha incominciato a svolgere la sua opera di depurazione, con buoni risultati: difatti l’acqua depurata, al momento di essere scaricata nella Roggia Stanga, mostra valori nei limiti stabiliti dai parametri di legge. In seguito, non avendo il Comune la capacità di seguire e controllare autonomamente una struttura del genere, si è provveduto ad affidarne la gestione, attraverso una specifica gara d’appalto, alla Società Padania Acque. Attualmente, pur conseguendo livelli di depurazione accettabili dalle autorità di controllo, che lo tengono costantemente sotto monitoraggio, l’impianto non è ancora “al top”delle proprie possibilità. a causa di alcune caratteristiche di progettazione, comuni peraltro a tutti i depuratori di questo tipo realizzati in Provincia e per altri motivi, quali per esempio l’eccessiva quantità d’acqua che vi giunge dalla rete fognaria. Per questo è stato dato ad un gruppo di esperti in fitodepurazione l’incarico di studiare la situazione e di proporre eventuali correttivi. E così è stato. Il nostro compito finisce qui: da quest’anno, infatti, la gestione passerà all’A.A.T.O. (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale), un organismo imposto dalla legge che avrà competenza su tutto il territorio provinciale ed interesserà l’intero ciclo dell’acqua, dal prelevamento dal sottosuolo, al trattamento, alla riammissione nell’ambiente naturale.


Asfaltatura strade ed altro

Nell’estate 2007 sono state asfaltate numerose strade del paese: Via Roma, Via Stanga, Via Delle Industrie, Piazza Europa e Piazza Milanesi Frosi, parzialmente Via Sasso. Via Canevari era già stata asfaltata in precedenza dalla Provincia, non senza ripetute pressioni da parte dell’Amministrazione Comunale. L’opera di riassetto della viabilità è poi continuata con il posizionamento della nuova segnaletica verticale ed orizzontale, che ha raggiunto una completezza mai vista a Trigolo e realizzata seguendo il progetto predispostoci gratuitamente dalla Polizia Locale dell’Unione dei Comuni del Soresinese. L’ultimo atto di questa sistemazione è più recente: l’Ordinanza del Sindaco n°8/2009 del Febbraio scorso che fa divieto ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate di percorrere tutto l’asse di Via Roma. Il provvedimento ha lo scopo i togliere il traffico pesante da questa arteria, poiché fonte di potenziale pericolo, vista la ristrettezza della carreggiata ed il via vai di persone e di veicoli dovuto anche alla presenza di servizi pubblici importanti, in primo luogo le Scuole.


Area Peep

Consideriamo un obiettivo importante il completamento di quest’area destinata all’edilizia economica popolare, dopo un lungo periodo di stasi dovuto alle difficoltà di qualche Cooperativa assegnataria. Il Comune ha dovuto metterci del suo, circa 36.000 euro, sia per creare e gestire l’ampia fascia verde che costeggia la strada provinciale, sia per creare il grande parcheggio, che comprende oltre 60 posti auto, destinato a chi si reca alla Casa di Riposo, ma anche ai residenti.

Questo era necessario fare, anche per condurre in porto l’accordo “a tre”, Comune – Provincia – Casa di Riposo, che ci ha consentito di spostare l’accesso alla nuova Via Antoiano dalla Vicinale Lame, dove era previsto inizialmente, alle adiacenze della Casa di Riposo stessa, vista la pericolosità d’innesto per i veicoli subito dopo la curva cieca di Via Canevari, arteria percorsa da intenso traffico.


Centro Storico

Nell’ambito della costante cura per la viabilità del nostro paese, l’Amministrazione ha sempre avuto un occhio di riguardo per il Centro Storico. Nel quinquennio sono stati effettuati alcuni interventi che, seppure non eclatanti singolarmente presi, nel loro insieme costituiscono un tassello importante per una sempre maggiore valorizzazione dell’importante parte del paese. Ricordiamo:

  • l’asfaltatura della Via Roma, con il riposizionamento di tutte le griglie e delle caditoie in quota,

  • la nuova illuminazione pubblica,

  • il completamento della fontana del Monumento a Tutti i Caduti,

  • la pavimentazione in masselli di porfido del passaggio ciclo pedonale che fiancheggia i giardini,

  • l’asfaltatura del tratto di Via San Pietro che collega Via Canevari a Piazza Europa,

  • la pavimentazione, sempre in massello di porfido, della Piazzetta compresa fra il Palazzo Pestalozzi ed il prospiciente Santuario della Madonna delle Grazie.

A tutti sarebbe piaciuto completare l’opera di riqualificazione con una pavimentazione più consona ad un centro storico ma, considerate le condizioni del tetto del Palazzo S. Ippolito e le ristrettezze economiche con cui ci dobbiamo sempre confrontare, si è ritenuto, consapevolmente, di dare priorità alla messa in sicurezza del medesimo, accontentandoci, per il momento, di una semplice seppur dignitosa riasfaltatura.


Ambulatori, nuova Biblioteca ed Informagiovani

Iniziati dall’Amministrazione precedente, i lavori per la realizzazione degli edifici che avrebbero ospitato gli Ambulatori, la Biblioteca Comunale e l’Informagiovani, avevano subito una brusca interruzione a seguito dell’abbandono del cantiere da parte della ditta appaltatrice. Si trattava quindi di riprendere il bandolo della matassa, valutando con esattezza ciò che era stato realizzato e ciò che occorreva ancora fare per poter terminare l’intervento. Si è optato per la continuazione dei lavori “in economia”, nonostante la complessità che questo tipo di scelta comporta per un ente pubblico, dovendo avere a che fare con una molteplicità di soggetti come parte attiva nell’opera e per la mole di burocrazia conseguente.

C’erano altri aspetti critici: alcune opere importanti, soprattutto riguardanti l’accesso ai locali (androne e cortile interno), non erano finanziariamente coperte perché il forzato e prolungato fermo dei lavori aveva fatto lievitare i costi iniziali. Ma ce l’abbiamo fatta ugualmente. Individuati gli interventi ancora necessari per completare l’opera, siamo anche riusciti a trovare tra le pieghe del bilancio i fondi necessari per arrivare alla fine dei lavori. E così, grazie anche alla buona disponibilità della ditta Andreoli di Trigolo, nuova appaltatrice -e che ringraziamo-, l’opera ha potuto trovare il suo compimento ed ora possiamo essere orgogliosi di poter usufruire di servizi sanitari e culturali in ambienti che molti Comuni ci invidiano.


Area industriale e C.I.S.E.

proventi sono ripartiti tra i Comuni aderenti secondo le quote stabilite per ciascuno. Quindi anche Trigolo ne trarrà un reddito, magari anche modesto, ma costante nel tempo.

E i nostri 50.000 mq. di area industriale? In fase di stesura del nuovoPGT abbiamo stipulato un accordo con il C.I.S.E: qualora si presentino ditte che richiedano lotti di piccole dimensioni, saranno indirizzate alla nostra area industriale, poco adatta a macro lottizzazioni, ma ideale per insediamenti artigia

Diciamolo con franchezza. L’area industriale del nostro paese fatica a decollare essenzialmente per due motivi: la distanza da vie di comunicazione importanti ed il pullulare di poli industriali di nuova formazione che usufruiscono di condizioni molto più favorevoli. Così i circa 50.000 mq. di area già destinati nel Prg agli insediamenti industriali e commerciali sono rimasti, finora, in attesa di acquirenti. Ma l’Amministrazione Comunale non è rimasta con le mani in mano: visto che le direttrici di traffico più importanti non venivano a noi, noi siamo andati a loro! Come? Aderendo al C.I.S.E (Consorzio Intercomunale per lo Sviluppo Economico) che raggruppa undici Comuni dell’area del Soresinese con l’obiettivo di urbanizzare una vasta area industriale, 231.640 mq., in fregio alla Statale 415 “Paullese”, nel Comune di Cappella Cantone (zona “Casetta Rossa”). La proprietà di quest’area è stata ripartita tra gli undici Comuni in proporzione alla popolazione ed alla superficie territoriale di ciascuno; al nostro Comune è toccata una quota del 7,85%. Ora quest’area, ripartita in lotti, è in fase di assegnazione alle ditte richiedenti che si stanno facendo avanti in buon numero. Che vantaggi ne avremo? Ogni ditta che si insedia deve versare degli oneri di urbanizzazione per costruire i capannoni od altri tipi di edifici ammessi ed in seguito, annualmente, dovrà versare l’Ici che, ricordiamo, per questi fabbricati sussiste tuttora. Ebbene, tutti questi oneri ,seppur di modeste dimensioni, dureranno nel tempo.


Campo sportivo

L’acquisizione dell’area da destinare alla realizzazione di un campo sportivo era uno dei punti qualificanti del “Programma Amministrativo per il quinquennio 2004-2009” che, ricordiamo, ha avuto il consenso di 742 elettori.

Era dunque nostro dovere darvi attuazione.

Così, con atto del notaio dott.ssa Fiorella Allegri, in data 19 Febbraio 2009 abbiamo acquistato dai proprietari Gramignola e Gaffuri 18.150 mq. del terreno situato a sud del polo sportivo esistente e compreso tra il medesimo e la strada provinciale n° 24 (per Soresina). L’entità dell’area da acquistare era stata in precedenza determinata dal progetto, denominato “Centro Sportivo Comunale”, elaborato dall’arch. Aldo Assandri che, su indicazione dell’Amministrazione, doveva prevedere la possibilità di allestirvi un campo di calcio regolamentare di mt. 60 x 100, un campo più piccolo da destinare agli allenamenti o al gioco del calcetto, uno spazio polivalente che servisse, di volta in volta, da parcheggio per i veicoli degli spettatori o da contenitore per le manifestazioni pubbliche più varie: feste, concerti, celebrazioni, fiere, raduni. Ma non ci si poteva fermare qui come previsto nel Programma Elettorale: la legge non permette che gli enti pubblici acquistino un’area con procedura d’esproprio, anche se alla fine conclusa con accordo bonario, senza che poi quell’area venga adibita ad un uso pubblico ben preciso. Quindi, valutata l’impossibilità di reperire in tempi brevi le risorse economiche per far fronte all’intero progetto, con tutti i servizi correlati, quali le tribune, gli spogliatoi, l’illuminazione, l’impianto di irrigazione ed altro, si è incaricato il Tecnico di predisporre uno “stralcio funzionale” che, con una spesa attualmente sostenibile dal nostro bilancio, ci permettesse di fruire da subito del campetto e dello spazio polivalente. Così è stato fatto ed alla fine di Aprile, con l’apertura delle buste contenenti le proposte economiche delle Ditte interessate, i lavori sono stati appaltati.

E la realizzazione del campo di calcio regolamentare, quando potrà avvenire?

Ribadiamo che il nostro impegno con gli elettori trovava il suo limite nell’acquisto dell’area.

Gli sviluppi futuri sono demandati alle valutazioni della nuova Amministrazione che uscirà dalle elezioni del 6 e 7 Giugno prossimi. Certo che Chi amministrerà nei prossimi anni il nostro Comune e dovrà affrontare questo problema, si troverà in condizioni ottimali per una soluzione definitiva, dal momento che il possesso dell’area e la disponibilità di un Progetto Definitivo-Esecutivo sono condizioni indispensabili e sufficienti per poter richiedere contributi a fondo perduto o accedere a mutui con forti agevolazioni che periodicamente vengono concesse dalla Regione o da Enti legati allo Sport (quali il Coni o il Credito Sportivo).



Immobile S. Ippolito

Abbiamo esperito varie vie per trovare una degna destinazione al fabbricato di proprietà del Comune dal 1984:

alienazione, case Aler ad affitto calmierato, residenza protetta per anziani autosufficienti. Nessun interlocutore, in ultima analisi, ha dimostrato la volontà di portare a buon fine un accordo con il Comune.

Nel frattempo, era inderogabile la necessità di arrestare il degrado galoppante. D’accordo con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Brescia si è messo in cantiere il rifacimento totale del tetto. Il progetto è stato affidato all’arch. Elisabetta Bondioni, di Cremona, esperta nel recupero di immobili di pregio, mentre la gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori è stata vinta dalla ditta Agazzi Pierre, che ha al suo attivo numerosi interventi su edifici architettonicamente importanti. Queste competenze sommate stanno portando a termine un lavoro di notevole spessore qualitativo. La spesa ammonta ad euro 150.000, reperiti con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. È comunque previsto un contributo a fondo perduto della Soprintendenza e che si aggirerà sui 20.000 euro, a fine lavori.

Ed ora? Che destinazione dare all’edificio?

A tutti i Trigolesi la risposta viene immediata: trasferiamoci gli Uffici Comunali! Sarebbe sicuramente una buona soluzione, anche in ragione del fatto che il fabbricato attualmente sede del Comune appare sempre più insufficiente per le funzioni a cui deve adempiere; in particolare l’archivio “scoppia” e non si sa più dove mettere i documenti che devono essere conservati, l’Ufficio Tecnico è situato in spazi angusti ed altrettanto dicasi per gli altri uffici. Da non sottovalutare il fatto che, qualora la scelta fosse di mantenere gli Uffici nell’attuale sede, sarebbe comunque inevitabile sostenere una spesa considerevole per la messa a norma della struttura, almeno per quanto riguarda gli impianti e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Per questo abbiamo conferito allo stesso arch. Bondioni l’incarico di predisporre uno studio di fattibilità che dovrà dirci tre cose:

a) se gli Uffici Comunali potranno trovare nel S. Ippolito un’adeguata collocazione,

b) quale potrebbe essere la spesa da sostenere

c) quanta parte di tale spesa potrebbe essere affrontata alienando altri immobili di proprietà comunale.

La nuova Amministrazione si troverà così nella disponibilità di tutti gli elementi necessari per una decisione consapevole. Ci auguriamo ne faccia un buon uso.


Parcheggio di Via Cantarane e nuova Cabina Enel

Da tempo si sentiva la necessità di potenziare la fornitura di energia elettrica nel nostro paese, specialmente nella parte centrale, dove i cali di tensione erano più frequenti. Non bastasse, il sorgere di una nuova importante zona residenziale in Via Pace metteva l’Enel nell’impossibilità di soddisfare tutte le richieste di nuovi allacci. Per questo, dopo intense trattative, si è giunti ad un accordo a tre: il Comune avrebbe messo a disposizione un’area baricentrica (tra le due cabine “storiche”) su cui far sorgere il manufatto, la Realty Immobiliare, che ha curato la lottizzazione, avrebbe pensato ad edificare materialmente la struttura mentre l’Enel avrebbe provveduto alla parte elettrica, come sua competenza. Così è stato ed a costo zero per il Comune. L’area risultata più idonea, per i suddetti motivi, è stata quella del parcheggio di Via Cantarane. Il nostro coinvolgimento è servito anche a porre condizioni riguardo al tipo di manufatto da realizzarsi: in quella posizione non avremmo mai accettato una cabina di classica tipologia Enel, e cioè un parallelepipedo di pessimo impatto visivo. Come è possibile constatare in ogni momento, quella che alla fine ha visto la luce è un’opera che si inserisce molto bene nell’ambiente circostante. Qualche altro beneficio ci ha portato questo accordo: l’Enel si è impegnata a togliere i due grossi pali della rete elettrica sospesa e questo ci ha permesso di eliminare la striscia a verde che frazionava in due il parcheggio. Non solo: dopo lunghe insistenze, finalmente anche la Eon ha accettato di eliminare il tubo di sfiato del gas posto all’angolo di Via Cantarane con Via Canevari e la Telecom di spostare la propria cabina, peraltro già alquanto lesionata, vicino alla recinzione. Ne è così risultato un incrocio più dignitoso e più sicuro.

Particolari, si dirà, ma ricordiamoci, è l’insieme dei particolari, se ben curati, a rendere l’ambiente accogliente e gratificante.


Zona umida

È quell’angolo della Roggia Stanga compreso tra la Via Roma ed il grande edificio che una volta ospitava la filanda. Essendo una “morta”, cioè un punto nel quale l’acqua gode di poco ricambio perché fuori dall’alveo di scorrimento principale, nel tempo era diventato un acquitrino melmoso e maleodorante, anche a causa dei depositi mai rimossi della vecchia rete fognaria e di altri rifiuti man mano portati dalla roggia. Diversi cittadini avevano segnalato la presenza di roditori vari, nutrie e bisce. Finalmente, con una spesa di circa 30.000 euro, anche questo punto di degrado del paese è stato sanato e tutti potranno fruire di una nuova, graziosa, area verde.


La pesa

Non più utilizzata, poiché non più richiesta da nessuno, anche la vecchia pesa è andata in pensione. Così, rimossa la piastra metallica dal selciato stradale e colmata la profonda buca sottostante, è rimasta soltanto l’edicola, all’interno della quale avvenivano le operazioni di pesatura, con tutta l’apparecchiatura esistente. Si è deciso di conservarla poiché è l’unico esempio in Trigolo di architettura neo-razionalista (1920-1940) e quindi testimonianza di una fetta di storia del nostro paese. Il suo risanamento ha compreso anche una fase di ricerca storica affinché potessero essere riproposti i colori originali del 1931 (anno della sua costruzione) ed una illuminazione notturna interna.


Telesorveglianza

L’infittirsi di atti di vandalismo, soprattutto nei confronti di proprietà pubbliche, da tempo richiedeva una qualche sistema di controllo, specialmente nei due punti di maggior criticità, e cioè la Piazza Europa e l’area circostante la Palestra. È giunto quindi quanto mai opportuno il “Progetto Sicurezza” dell’Unione dei Comuni del Soresinese che ha permesso di realizzare impianti di telesorveglianza in tutti i paesi aderenti con minima spesa a carico dei singoli, in quanto l’onere principale è stato sostenuto dall’Unione stessa, la quale a sua volta ha potuto attingere ad un fondo regionale di recente istituzione. L’impianto assicura 24 ore su 24 il monitoraggio delle zone indicate; le immagini confluiscono in un apposito centro presso la Polizia Locale dell’Unione, dove vengono tenute sotto controllo diretto in tempo reale. C’è solo da augurarsi che anche per questo, ma non solo per questo, gli atti di vandalismo abbiano a cessare; ma certamente un po’ più di sicurezza per i cittadini tutti è stata acquisita.


Passaggio pedonale

La pericolosità di questa via, a causa dell’eccessiva velocità dei veicoli in transito, è nota a tutti, ma più a rischio si sentivano sicuramente i residenti nella zona, le Vie Soresina e 25 Aprile, essendo costretti a farci i conti quotidianamente. Non potendo intervenire direttamente e drasticamente per obbligare gli automobilisti al rispetto dei limiti di legge, in quanto la via è di competenza della Provincia, abbiamo ritenuto che l’unica possibilità di fornire più sicurezza ai passanti fosse quella di creare un passaggio pedonale protetto. È ciò che è stato realizzato, concordando l’intervento con la Provincia che l’ha autorizzato, mettendo in opera i para-pedoni che sono sotto gli occhi di tutti. Va in questa direzione anche il potenziamento dell’illuminazione, ottenuto sostituendo i vecchi lampioni al mercurio con quelli più potenti ai vapori di sodio; l’opera ha visto il suo completamento con un passaggio a raso che la collega con le due uscite di Via 25 Aprile.

giovedì 14 maggio 2009

Presentata la lista "Progetto Trigolo"







Candidato Sindaco

Ing. Giuseppe Gorlani




Candidati

Natalia ALCHIERI (23 – studente)

Paolo AMBROGI (43 – agricoltore) *

Giovanni ANTONIAZZI ( 53 – impiegato) *

Teresio BALDOCCHI (67 – pensionato)

Alfonso Cesare BIAGGI (50 – insegnante) *

Rosa Angela BIONDI (44 – impiegata) *

Alessandra BODONI (31 – impiegata) *

Mirko COCCHI (39 – resp. vendite estero)

Paolo FONTANA (22 – studente)

Battista MATTI (68 – pensionato) *

Giannenrico SPOLDI (38 – agricoltore) *

Ezio VALCARENGHI (53 – operaio) *